Per i ragazzi di terza media, presentare la domanda di ammissione alla Cresima e vivere la presentazione alla Comunità di appartenenza, ha segnato il loro impegno di prepararsi a ricevere questo Sacramento.

L’appello nominale, consegnare pubblicamente al sacerdote la propria domanda di ammissione con l’impegno di vita a proseguire come adulti il proprio cammino nella fede, il lumino acceso che richiama la presenza dello Spirito Santo che illumina la vita sono stati i momenti clou della celebrazione.

In cambio hanno ricevuto una matita!! Per farvi comprendere il suo valore simbolico vi allego la storia che ne spiega l’impegno richiesto.

Un bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto”. Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. “Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo. “Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. ‘Dio’: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. “Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. “Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te “Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione

Tutti noi abbiamo avuto occasione di utilizzare una matita. Ricordiamone il significato profondo. Madre Teresa di Calcutta amava dire: “Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata”

L’augurio di cuore che non siano solo i cresimati di quest’anno, ma che anche tutti noi conserviamo questa fiducia e responsabilità di essere una matita nelle mani del Signore.