San Pietro

Notizie storiche

Eretta a parrocchia con decreto del Vescovo Cappellari del 20 gennaio 1845, la comunità di San Pietro vanta origini antichissime testimoniate dall’ attività di confraternite religiose risalenti al XIII   e XIV secolo. Con l’autonomia dalla matrice Santa Maria e San Vitale, viene edificata la nuova chiesa consacrata nel 1891 e realizzata ampliando il precedente edificio del 1504. Dell’epoca rinascimentale rimane il campanile originale degli inizi ‘500. L’attuale chiesa è invece il risultato anche del prolungamento e completamento esterno con la facciata risalente al 1927. La chiesa è in stile romanico a tre navate, separare da archi a tutto sesto con colonne doriche, con il presbiterio a cupola che si chiude con una lanterna. L’altar Maggiore, con tabernacolo a tempietto neoclassico, risale al settecento, mentre degli altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario, all’Immacolata Concezione, a San Rocco, a S. Giovanni Battista e a Sant’Antonio da Padova, il più artisticamente rilevante e il più antico ospita la grande pala di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco datata 1519 che rappresenta una sacra conversazione della Madonna in trono tra i santi Caterina d’Alessandria, Gregorio Magno, Maddalena con il titolare Giovanni Battista. L’attuale aspetto interno della chiesa è frutto della decorazione murale da parte del veronese Agostino Pegrassi realizzata nel 1951 che rappresenta la consegna delle chiavi a san Pietro da parte di Gesù alla presenza degli Apostoli. Il piccolo oratorio annesso alla chiesa, con accesso anche dall’esterno, sempre aperto anche nei giorni feriali, ospita l’opera d’arte più antica risalente al 14° secolo, una Madonna incoronata in trono con il Bambino, in pietra  colombina di Verona.

La parrocchia di San Pietro è una delle quattro presenti a Montecchio Maggiore, conta circa 7.000 anime e una trentina di gruppi ed associazioni variamente strutturati ma presenti con la loro attività nella vita della comunità; la parte storica è sviluppata attorno alla  chiesa lungo la strada che costeggia il colle dei Castelli scaligeri detti di Giulietta e Romeo; la parte di sviluppo più recente, iniziata negli anni 50 del secolo scorso, ha ampliato notevolmente la comunità con l’arrivo di gente proveniente anche da altre culture e religioni.