“Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più” Lc 8,11

«Gli scribi e i farisei condussero [a Gesù] una donna sorpresa in adulterio» (Gv 8,3)

Tante volte giudichiamo il cammino degli altri dai loro sbagli, pensando di fare meglio, decretando che non sono degni di speranza e che non cambieranno mai. Ci atteggiamo a giudici e siamo subito pronti a mettere un’etichetta, come avvenne per quella donna additata come adultera. Gesù dona speranza a tutte le persone che incontra, anche alle peggiori, e fa comprendere loro che non sono il peccato che hanno commesso. Attraverso il mio sguardo e il mio atteggiamento posso far comprendere che la speranza è per tutti. Io faccio la differenza! Posso dare speranza o lapidare: i miei giudizi e i miei atteggiamenti possono essere pietre molto più pesanti e dannose di quelle vere.

Con Amore

Signore Gesù, perdonaci per tutte le volte che giudichiamo e guardiamo con disapprovazione chi ha commesso errori, chi è diverso da noi, chi non rientra nei canoni della società. Tu ci hai insegnato che il giudizio di Dio, che è amore, non potrà che basarsi sull’amore, su quanto lo avremo praticato verso i più fragili e bisognosi. Insegnaci a curarci di tutti i fratelli e le sorelle, in particolare dei più deboli: gli anziani, i disabili, le persone sole. Fa che sappiamo guardarli con amore, ricordando che ognuno di noi ha bisogno di sentirsi amato senza condizioni, come ami Tu Gesù.