I Consigli Pastorali Parrocchiali delle nostre tre parrocchie possiamo definirli più o meno organizzati e funzionanti. Ognuno ha una sua storia e una propria formazione. 

Con il nuovo indirizzo di UNITA’ PASTORALE MONTECCHIO si sta cercando di dare forma e vita allo spirito che lo Statuto della Diocesi ci ha proposto.

Le motivazioni di fondo che hanno condotto alla scelta delle Unità Pastorali (v.CUP nn.5-7) conservano tutto il loro valore e si manifestano pure come risposte reali e possibili alle nuove situazioni ed esigenze della vita e della missione ecclesiali.

Così pure la prospettiva della comunione e della corresponsabilità fra parrocchie (v.CUP n.5) fa maturando una nuova identità per le comunità cristiane. Si va infatti chiarendo l’idea che la condivisione fra comunità si spinga oltre ogni individualismo e “campanilismo” perché dono e manifestazione (povera ma reale) del volto di Dio Trinità.  L’esperienza fin qui vissuta porta ad affermare che le Unità Pastorali sono una realtà permanentemente in divenire. 

Dal punto di vista pastorale la comunione e la corresponsabilità nel ministero propongono alcuni elementi di rilievo: Esse chiedono l’attitudine e la prassi della condivisione.  Ne consegue la necessità del progressivo superamento dell’individualismo e dell’autosufficienza, attraverso momenti comunitari (stabili e impegnativi) di preghiera, di riflessione, di programmazione e di verifica, di fraternità. A tale scopo va quindi costituito nelle UP un organismo unitario di partecipazione, che esprima la comunione e la corresponsabilità ecclesiali nella programmazione e nella gestione di tutto ciò che si riferisce al cammino comune.

Poiché però la via dell’UP non intende sopprimere le singole parrocchie, i singoli Consigli pastorali parrocchiali rimangono vivi, come segno e strumento della partecipazione alla vita comunitaria locale; ma la loro funzione va ridotta di numero e subordinata a quella dell’organismo unitario, del quale accoglieranno le scelte per attuarle nella propria situazione. Ciò significa che quanto più si svilupperà la vita dell’UP (e quindi il raggio di azione dell’organismo unitario), tanto più i singoli Consigli pastorali ridimensioneranno ambiti, modi e tempi operativi, per non sovrapporre le responsabilità e per non moltiplicare gli incontri (v.CUP nn.17/2° e 24/1°). Su questo indirizzo è orientato il nostro prossimo impegno per una verifica nel Consiglio Pastorale Unitario attuale (scherzosamente nominato “cappello Pensante”) e verso una revisione di presenze nei Consigli Pastorali Parrocchiali.